Città natale di Archimede, Ortigia è l’isola di Siracusa e ne costituisce la parte più antica. Arricchita di vestigia dell’epoca coloniale spagnola e dallo stile barocco del ’700, conserva tuttavia molte testimonianze del suo splendore più antico tra cui la Chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere ebraico della Giudecca, e i Templi di Apollo e di Atena, risalenti al V secolo a.c. circa. Quest’ultimo fu incorporato secoli dopo nella struttura del Duomo, in stile barocco. E proprio in piazza Duomo si affollano i visitatori per un aperitivo al tramonto, quando la roccia bianca si tinge dei colori del cielo. Poco distante, a due passi dal mare, zampilla la fonte Aretusa, sorgente di acqua dolce che deve il nome ad una musa, dalla quale cresce uno degli unici due papireti che si trovano in Italia. Si dice che fu proprio un faraone egizio a donare il papiro al Tiranno di Siracusa, pianta che altrimenti crescerebbe spontanea solo lungo le sponde del Nilo. Sull’estremità meridionale dell’isola sorge infine il maestoso Castello Maniace costruito probabilmente su un’altra antica fortezza da Federico II di Svevia. E infine, subito fuori da Ortigia, troviamo il parco archeologico di Siracusa con il suo famoso Teatro, dove ancora oggi in primavera e in estate vanno in scena le tragedie e commedie alle quali un tempo assistevano i greci stessi.
La “Capitale del Barocco” deve questo nome ai gioielli barocchi del suo centro storico, proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002. Palazzi nobiliari e chiese in stile settecentesco, primi fra tutti Palazzo Nicolaci e la Cattedrale di San Nicolò, abbelliscono la cittadina con la loro caratteristica pietra rosea che al tramonto la tinge di un violaceo fiabesco. Vittima del terremoto del 1693 che la rase al suolo, la città fu ricostruita più a valle, addossata ad un’estremità dei Monti Iblei. Da qui, Noto sovrasta la valle che prende il suo nome, la Val di Noto, dove, alternati tra colli e piane, trionfano mandorleti, uliveti, carrubeti, agrumeti e vigne. Motivo di orgoglio e autentica meraviglia è la Riserva Naturale di Vendicari, un’Oasi Faunistica che regala alcune delle spiagge più belle della Sicilia intera. In questi luoghi, al crepuscolo, non è insolito ammirare stormi di fenicotteri volare sopra i bagnanti. I più fortunati invece racconteranno di aver incontrato le tartarughe marine che ogni anno, tra Maggio e Giugno, nidificano su queste spiagge.
Viene chiamata “la città della mandorla” in onore della famosa Pizzuta di Avola, varietà di mandorla tra le più apprezzate dagli intenditori per le sue straordinarie proprietà organolettiche. Ma oltre ai mandorleti la città è patria del suo Nero d’Avola, vino rosso tannico, fruttato e tipicamente alto di gradazione alcolica, che veniva un tempo usato dai francesi come vino da taglio prima di essere pienamente valorizzato e poi esportato in tutto il mondo. Incastonata tra i Monti Iblei, alle sue spalle, e il Mar Ionio, di fronte, la città non manca mai di sorprendere i suoi visitatori con scorci marini di sabbie dorate e acque turchesi, o i canyon di roccia calcarea costellati di laghi naturali nella Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile. Immancabile una passeggiata al centro della tipica pianta esagonale cittadina, dove si trovano antichi palazzi nobiliari e chiese in stile settecentesco, tra cui spiccano la Chiesa Madre in Piazza Umberto I e la Chiesa di Santa Venera, patrona della città, in Piazza Teatro. Il nostro bed and breakfast ad Avola vi aspetta per godere di tutto questo, ed altro.
La “Capitale del Barocco” deve questo nome ai gioielli barocchi del suo centro storico, proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002. Palazzi nobiliari e chiese in stile settecentesco, primi fra tutti Palazzo Nicolaci e la Cattedrale di San Nicolò, abbelliscono la cittadina con la loro caratteristica pietra rosea che al tramonto la tinge di un violaceo fiabesco. Vittima del terremoto del 1693 che la rase al suolo, la città fu ricostruita più a valle, addossata ad un’estremità dei Monti Iblei. Da qui, Noto sovrasta la valle che prende il suo nome, la Val di Noto, dove, alternati tra colli e piane, trionfano mandorleti, uliveti, carrubeti, agrumeti e vigne. Motivo di orgoglio e autentica meraviglia è la Riserva Naturale di Vendicari, un’Oasi Faunistica che regala alcune delle spiagge più belle della Sicilia intera. In questi luoghi, al crepuscolo, non è insolito ammirare stormi di fenicotteri volare sopra i bagnanti. I più fortunati invece racconteranno di aver incontrato le tartarughe marine che ogni anno, tra Maggio e Giugno, nidificano su queste spiagge.
Città natale di Archimede, Ortigia è l’isola di Siracusa e ne costituisce la parte più antica. Arricchita di vestigia dell’epoca coloniale spagnola e dallo stile barocco del ’700, conserva tuttavia molte testimonianze del suo splendore più antico tra cui la Chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere ebraico della Giudecca, e i Templi di Apollo e di Atena, risalenti al V secolo a.c. circa. Quest’ultimo fu incorporato secoli dopo nella struttura del Duomo, in stile barocco. E proprio in piazza Duomo si affollano i visitatori per un aperitivo al tramonto, quando la roccia bianca si tinge dei colori del cielo. Poco distante, a due passi dal mare, zampilla la fonte Aretusa, sorgente di acqua dolce che deve il nome ad una musa, dalla quale cresce uno degli unici due papireti che si trovano in Italia. Si dice che fu proprio un faraone egizio a donare il papiro al Tiranno di Siracusa, pianta che altrimenti crescerebbe spontanea solo lungo le sponde del Nilo. Sull’estremità meridionale dell’isola sorge infine il maestoso Castello Maniace costruito probabilmente su un’altra antica fortezza da Federico II di Svevia. E infine, subito fuori da Ortigia, troviamo il parco archeologico di Siracusa con il suo famoso Teatro, dove ancora oggi in primavera e in estate vanno in scena le tragedie e commedie alle quali un tempo assistevano i greci stessi.
Viene chiamata “la città della mandorla” in onore della famosa Pizzuta di Avola, varietà di mandorla tra le più apprezzate dagli intenditori per le sue straordinarie proprietà organolettiche. Ma oltre ai mandorleti la città è patria del suo Nero d’Avola, vino rosso tannico, fruttato e tipicamente alto di gradazione alcolica, che veniva un tempo usato dai francesi come vino da taglio prima di essere pienamente valorizzato e poi esportato in tutto il mondo. Incastonata tra i Monti Iblei, alle sue spalle, e il Mar Ionio, di fronte, la città non manca mai di sorprendere i suoi visitatori con scorci marini di sabbie dorate e acque turchesi, o i canyon di roccia calcarea costellati di laghi naturali nella Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile. Immancabile una passeggiata al centro della tipica pianta esagonale cittadina, dove si trovano antichi palazzi nobiliari e chiese in stile settecentesco, tra cui spiccano la Chiesa Madre in Piazza Umberto I e la Chiesa di Santa Venera, patrona della città, in Piazza Teatro. Il nostro B&B ad Avola vi aspetta per godere di tutto questo, ed altro.
Un Bed & Breakfast nella città di Avola, nel cuore della Sicilia. Trascorri un piacevole soggiorno con noi.